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Festival "Urbania - l'inferno e il paradiso delle città"

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dove
bologna - sala borsa
 
quando
dal 29 al 31 gennaio 2009
 
telefono
051 330155
 
 
 
IL QUARTO FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL'URBANISTICA

Tre giorni di incontri e dibattiti per esplorare lo scenario metropolitano contemporaneo. Dall'emergenza abitativa al consumo di suolo, dalle politiche di risparmio energetico a quelle per la tutela del paesaggio, le idee e le esperienze di urbanisti, architetti, scrittori, artisti, amministratori pubblici, italiani e internazionali. Tra gli ospiti Alejandro Aravena, Jeremy Rifkin, Andrea Branzi, Stefano Boeri, Bjarke Ingels, Enric Riuz-Geli, Renato Soru, Ferruccio Sansa, James Truman, Eyal Weizman, Hans Ulrich Obrist, Joseph Grima

L'emergenza abitativa in Italia, in Europa, negli Stati Uniti e alcuni degli esempi più brillanti di architettura residenziale low-cost. La crisi energetica, la cementificazione del territorio e le risposte che arrivano dall'economia, dalla progettazione e dalla pianificazione urbana. E poi il contributo della politica al governo delle città, i cambiamenti climatici e una nuova rivoluzione che provenga dal basso e punti sull'energia pulita, la creatività come strumento per rigenerare la città e chi ci vive. "L'inferno e il paradiso" della vita nelle città sono al centro di Urbania, la quarta edizione del festival internazionale di urbanistica, in programma da giovedì 29 a sabato 31 gennaio 2009 presso la Sala Borsa di Bologna (piazza Nettuno 3).

Promosso dalla Provincia di Bologna in collaborazione con l'Urban Center di Bologna con la direzione artistica di Abitare, la rivista di architettura e design diretta da Stefano Boeri, in tre giorni di incontri e dibattiti Urbania esplorerà lo scenario metropolitano contemporaneo, proponendo - grazie alle testimonianze di urbanisti, architetti, scrittori, artisti, rappresentanti delle istituzioni, italiani e internazionali - una ricerca polifonica intorno ai temi della vita nelle città, dall'urbanistica all'economia, dalla letteratura all'arte. L'obiettivo? Diffondere idee e storie per una nuova urbanistica partecipata, che faccia tesoro degli errori (e dei successi) del passato e che sappia coinvolgere la classe politica insieme a urbanisti, architetti, esperti di mobilità, gli intellettuali e i cittadini.