Sessantacinque capolavori della pittura europea dal Cinquecento al Novecento provenienti da uno tra i maggiori musei del mondo, il Museum of Fine Arts di Boston. La sezione conclusiva della mostra è numericamente la più ampia e probabilmente quella di maggiore impatto per il pubblico, tanti e tali vi sono i capolavori dell'impressionismo raccolti. Nomi che vanno da Cézanne a Degas, da Monet a Sisley, da Pissarro a Renoir, da Van Gogh a Gauguin. A essere presa in esame, come una vera e propria mostra nella mostra, sarà la nascita della nuova pittura di paesaggio in Francia, che trova ovviamente nell'impressionismo la sua stagione più piena. Ma ad anticipare il racconto di quei decenni miracolosi, saranno tre quadri che, in uno sguardo a ritroso, daranno puntualmente conto dei precedenti da cui la pittura di plein-air è nata. Constable e Corot tra Inghilterra e Francia nella prima metà dell'Ottocento, ma addirittura due secoli prima van Ruisdael in Olanda.Da quello sguardo precoce sulla verità della natura nasce bellezza a piene mani per la pittura, che la collezione del Museo di Boston è in grado di testimoniare come poche altre nel mondo. A cominciare dai dipinti di Monet, la cui raccolta di Boston è seconda solo a quella del Museo d'Orsay a Parigi. Addirittura sette dei Monet del museo americano giungono a Rimini, capolavori indimenticabili che vanno dai mari di Normandia ai Covoni, dalla Cattedrale di Rouen al ponte con le ninfee. Perché la mostra si chiuda così nel modo più alto e possa restare in tutti il ricordo della meraviglia incontrata a Rimini.