Evento organizzato dall'Ordine degli Architetti P.P.C. di Bologna nell'ambito del progetto Città Come Cultura - dalla Cultura si riparte
La città contemporanea, e lo spazio pubblico in particolare, può essere descritta e declinata in moltissimi modi: (24hours/smart/slim/active/generic/junk city).
Il delinearsi di nuovi metabolismi urbani, i problemi derivanti dai cambiamenti climatici, la necessità di una maggiore resilienza di cittadini e città, le disuguaglianze sociali, che in questi ultimi mesi si sono acuite e si sono palesate anche in forma di disuguaglianze sanitarie, sono tutti fenomeni con i quali dobbiamo misurarci quotidianamente.
Spesso le Istituzioni non sono in grado di intercettare per tempo le rapide trasformazioni dei bisogni e delle necessità, specialmente di quelle Comunità meno rappresentate e quindi più deboli; altrettanto spesso il mondo associativo, con movimenti spontanei che nascono dal basso, in modo del tutto informale, si fanno carico di portare in superficie quelle spinte, traducendole in istanze reali, cercando di portarle a soluzione, ed allo stesso tempo riuscendo a dar voce a chi ne ha meno includendolo all'interno dei percorsi decisionali.
E' necessario quindi che tutti i soggetti possano contribuire a definire una visione per le trasformazioni della Città e le modalità della sua attuazione quanto più possibile condivisa ed inclusiva. La cultura, così come descritta dalla Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite è uno dei più importanti fattori caratterizzanti la resilienza delle Comunità, e quindi, al pari della biodiversità, la diversità culturale va perseguita in tutte le forme possibili.
Presentazione del programma Città Come Cultura - dalla Cultura si riparte